Kursbild 03089 - Estetica (6 e 12 CFU) - Maggiore Valeria (A.A. 2024/2025)
Scienze Umanistiche

12 CFU - LA NATURA COME OGGETTO ESTETICO: KANT, GOETHE, HAECKEL E L’ESTETICA AMBIENTALE CONTREMPORANEA

Il corso si propone di comprendere il contesto culturale in cui è nata l’Estetica, le motivazioni filosofiche che nel diciottesimo secolo hanno portato al sorgere di tale disciplina, la sua sfera di interessi e l’ambito di studi che in origine le era peculiare. Prendendo le mosse dalla definizione di Estetica come “teoria della sensibilità” proposta da Alexander Gottlieb Baumgarten, cercheremo in particolare di chiarire il modo in cui il problema estetico si è sviluppato nella modernità. Il pensiero di Baumgarten rappresenta difatti un momento epocale per la rivalutazione del ruolo giocato dai sensi e dalla corporeità nell’originarsi e nello strutturarsi delle nostre conoscenze; tuttavia, nelle sue riflessioni la costruibilità dell’Estetica non è ancora estesa a temi concretamente “fisiologici”. Solo negli anni a cavallo fra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, la sinergia che si creò tra gli esiti della critica kantiana, in particolar modo tra la costituzione di una teoria filosofica dell’organismo inteso come “scopo della natura” e la nascita, proprio in quegli anni, della biologia in quanto scienza autonoma, condussero alla creazione di un legame sempre più solido fra estetica, scienze storiche e filosofia della natura. Analizzando alcuni passaggi chiave della Kritik der Urteilskraft di Immanuel Kant (opera, che ha definitamente sancito l’autonomia della disciplina estetica dalle altre branche del sapere filosofico) cercheremo di comprendere perché arte e natura possono essere considerati entrambe oggetti privilegiati dell’interesse estetico.

Tenteremo, inoltre, di mettere in luce il modo in cui tale binomio ha continuato a giocare un ruolo importante nello strutturarsi delle riflessioni morfologiche di Goethe e dello zoologo tedesco Ernst Haeckel, padre dell’ecologia moderna. La “delicata empiria” di cui tali pensatori si fanno portavoce nella loro indagine sul vivente adottando una prospettiva morfologica trova riscontro nel tentativo di considerare la Natura “nei termini che le sono peculiari”, espressione che ricorre costantemente nelle opere dei principali promotori dell’Estetica ambientale contemporanea. Si tratta di un movimento di pensiero sorto parallelamente in Germania e negli Stati Uniti a partire dagli anni ‘70 del Novecento e che si è progressivamente affermato nel dibattito estetologico contemporaneo riprendendo (talvolta in toni polemici) le concezioni kantiane sull’apprezzamento estetico della natura e che, aprendosi al dibattito ecologico dei nostri giorni, s’interroga sulla necessità di tornare a un approccio estetico che abbia per oggetto tanto l’arte quanto la natura, sul bello naturale e il suo riconoscimento, sulle proprietà espressive degli animali, sul ruolo dei nostri sensi nella percezione ecologica del mondo.

6 CFU- LA NATURA COME OGGETTO ESTETICO NELLA CRITICA DEL GIUDIZIO DI KANT

Il corso si propone di comprendere il contesto culturale in cui è nata l’Estetica, le motivazioni filosofiche che nel diciottesimo secolo hanno portato al sorgere di tale disciplina, la sua sfera di interessi e l’ambito di studi che in origine le era peculiare. Prendendo le mosse dalla definizione di Estetica come “teoria della sensibilità” proposta da Alexander Gottlieb Baumgarten, cercheremo in particolare di chiarire il modo in cui il problema estetico si è sviluppato nella modernità. Il pensiero di Baumgarten rappresenta difatti un momento epocale per la rivalutazione del ruolo giocato dai sensi e dalla corporeità nell’originarsi e nello strutturarsi delle nostre conoscenze; tuttavia, nelle sue riflessioni la costruibilità dell’Estetica non è ancora estesa a temi concretamente “fisiologici”. Solo negli anni a cavallo fra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, la sinergia che si creò tra gli esiti della critica kantiana, in particolar modo tra la costituzione di una teoria filosofica dell’organismo inteso come “scopo della natura” e la nascita, proprio in quegli anni, della biologia in quanto scienza autonoma, condussero alla creazione di un legame sempre più solido fra estetica, scienze storiche e filosofia della natura. Analizzando alcuni passaggi chiave della Kritik der Urteilskraft di Immanuel Kant (opera, che ha definitamente sancito l’autonomia della disciplina estetica dalle altre branche del sapere filosofico) cercheremo di comprendere perché arte e natura possono essere considerati entrambe oggetti privilegiati dell’interesse estetico.

Kursbild 04770 - Linguistica Generale (12 CFU) - Cotugno Francesca (A.A. 2024/2025)
Scienze Umanistiche
Obiettivi di apprendimento
Conoscenze

Al termine del corso lo studente avrà acquisito una conoscenza di base dei principi che soggiacciono alle strutture del linguaggio umano, e delle loro manifestazioni nella sincronia e nella diacronia delle lingue naturali.

Modalità di verifica delle conoscenze

La verifica delle conoscenze sarà oggetto della valutazione della prova di esame finale scritto

Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di riconoscere e analizzare in maniera critica i principali fenomeni linguistici riscontrabili nella pratica quotidiana dell'italiano e di altre lingue europee moderne e antiche.


Kursbild 06881 - Storia Della Filosofia Medievale (6 CFU) - La riscoperta della natura. Il rapporto tra mondo intelligibile e mondo sensibile nella cosmologia medievale - Panarelli Marilena (A.A. 2024/2025)
Scienze Umanistiche

Il corso prende in esame la domanda “Che cos’è la natura?”, esplorando attraverso un percorso tematico le diverse risposte che il dibattito medievale offre. Il problema sarà indagato nelle sue radici aristoteliche e neoplatoniche, analizzando lo sviluppo del rapporto tra mondo intelligibile e mondo sensibile in differenti modelli cosmologici, al fine di ripercorrere le varie trasformazioni subite dall’idea stessa di natura. La considerazione di tali trasformazioni permetterà di delineare una storia del pensiero non del Medioevo ma dei Medioevi, trattati sulla base delle differenti aree geografiche, linguistiche, religiose e cronologiche.

Particolare attenzione verrà riservata alla storia della trasmissione e traduzione dei testi, così da poter tracciare continuità e discontinuità del pensiero medievale.

 

Il corso si propone di fornire:

 

Un’introduzione metodologica allo studio della filosofia della natura medievale in prospettiva storica.

La descrizione degli sviluppi principali dell’idea di natura nel pensiero medievale.

Gli strumenti conoscitivi che permettano di leggere criticamente e commentare autonomamente un testo filosofico medievale.